2015

Questa è la torta che avrei voluto per la mia festa quando ero piccola: la torta di compleanno con la Camy cream. Perché proprio questa? In realtà neanche sapevo da bambina cosa fosse questa crema. Il mio desiderio era quello di avere una torta cioccolatosa, scura, non il classico pan di Spagna giallino. Decorata con la sac a poche in modo “sontuoso”. Ma sembrava essere un ostacolo insormontabile! Il sogno si scontra con il territorio Sono nata in un piccolo paese del Chianti e come potete immaginare, ‘anta anni fa, non è che ci fossero, pasticcerie gestite da Montersino o da Biasetto, pertanto la torta di compleanno si riduceva a […]

Tempo fa in una rivista dal parrucchiere, ho trovato questi ravioli di tramezzini con tutorial. Mi sono piaciuti, ho pensato di copiarli, ma li ho rifatti un po’ a idea mia, perché non potevo certo strappare la pagina o rubare la rivista. Però ho memorizzato l’idea in attesa di attuarla. L’occasione di realizzare questi ravioli di tramezzini, si è presentata con un aperitivo preparato per l’inaugurazione di una nuova sede dell’attività del mio compagno. Occasione tutto sommato non troppo formale, ma è sempre lavoro ed è importante presentarsi bene anche nelle piccole cose. Naturalmente ho preparato diversi cavalli di battaglia tipo gli spiedini di girelle, i fiori di tramezzini, le torrette, biscottini salati allo

L’arista di maiale all’arancia è uno di quei piatti che sto facendo spesso a causa delle “schiscette” da preparare al figlio. Non l’avevo mai fatto in vita mia. Infatti per quanto mi riguarda o pranzo a casa o pranzo fuori, ma al ristorante. Invece l’anno scorso Niccolò si è diplomato e poi si è iscritto all’università. I primi tempi ha mangiato fuori, pizza, panini e simili. Poi ha scoperto che nella sua facoltà hanno uno spazio studenti attrezzato con forno a micro-onde e a deciso che era meglio il pranzo di mamma da scaldare. Così ogni giorno mi trovo a pensare a piatti che possano essere preparati in anticipo e

La focaccia di Giorgio Locatelli, è stata una di quelle scoperte che cambiano il modo di affrontare la cucina. Con questa ricetta, chiunque anche il peggior principiante, può fare un lievitato buonissimo, da applausi. E’ talmente facile che all’inizio ho molto dubitato sull’attendibilità della ricetta. Poi invece, mi sono abbondantemente ricreduta. l’input Sabato mi ha chiamata, la mia amica Jane, che a dispetto del nome è italianissima, ma la chimiamo così da 30 anni, cioè da quando si è trasferita a Londra. Non la sentivo da tempo e ci siamo attardate a parlare un po’ di tutto, della situazione economica, dei fatti di sangue parigini, dei figli.Ad un tratto lei mi

Se nasci in Toscana, hai mangiato cacciagione fino da bambina. Ma quando ho assaggiato il cinghiale in forno con le cipolline a casa della mamma del mio fidanzato, ho pensato che fosse la prima volta che lo mangiavo. Una bontà che non riesco a raccontare. Intanto la carne è tenera, saporita e sugosa, le cipolline si accompagnano con la loro dolcezza realizzando un contrasto gradevolissimo. Il cinghiale La carne di cinghiale ha un sapore molto particolare, un misto tra suino e cacciagione, adatto a brasati, spezzatini, ragù, ma anche a cotture al forno come questa. Il cinghiale è l’antenato selvatico del maiale, molto diffuso in tutta l’area mediterranea. La sua

Cosa vuol dire “vellutata finta di zucca”? Al gusto è in tutto e per tutto una vellutata di zucca. Ma secondo la definizione ufficiale, dicesi vellutata: una salsa base ottenuta con brodo di carne, pesce o verdura addensato con un roux (miscela di burro e farina in parti uguali). Vellutata o crema? Quindi il nome appropriato dovrebbe essere “crema”, ma questa zuppa è vellutatissima, morbida e liscia come una vellutata, però non contiene burro o farina e il brodo è rigorosamente vegetale. Così ho optato per il nome “vellutata finta”, perchè in bocca, questo piatto ha la consistenza della vellutata, ma è un un piatto vegano, leggerissimo, molto buono e