cioccolatini e praline

Una bontà incredibile, si sprigiona al morso di questi cioccolatini ripieni con caramello salato ed anacardi. Non troppo dolci perché fatti di cioccolato fondente, con il cuore morbido di caramello salato e la croccantezza degli anacardi, oltre al contrasto salato-dolce. Da provare! Che amo il cioccolato, lo sapete tutti, ma vado pazza per i cioccolatini. In particolare quelli ripieni, un boccone di bontà che ti rimette in pace con il mondo. Torino e i cioccolatini Che Torino, sia in Italia, la capitale del cioccolato, lo sanno tutti. Ma che il primo cioccolatino, sia nato nella città sabauda, non è così noto. Si chiamava diablottino (diablotin in piemontese, ossia “diavoletto”) ed è un cioccolatino […]

Oggi, leggendo il titolo, “Praline di cioccolato fondente e crema al Dulcey, piccoli momenti di estasi”, starete pensando che esagero, ma questo è davvero uno dei cioccolatini più buoni che abbia mai mangiato. Se parliamo di “piccoli momenti di estasi”, assaporando una di queste praline, si comprende il senso della celeberrima scena di “Lezioni di cioccolato” dove Neri Marcorè, nel ruolo di un docente di cioccolateria, spiega come dovrebbe essere un cioccolatino. L’origine delle praline Risale al 1671 e come spesso accade, nascono da un disastro fatto in cucina. Il duca francese Plessis-Praslin era seduto a tavola e stava attendendo il dolce, quando nelle cucine ducali successe il finimondo: un

Le praline al Panforte per l’ultimo dei flash mob dedicati ai dolci senesi che CNA Siena Food & Tourism ha organizzato con Il Calendario del Cibo Italiano , dedicato oggi a quello più famoso, il panforte. Questo, come anche gli altri flash mob, (panpepato e ricciarelli) hanno avuto origine dal blog tour organizzato qualche settimana fa da CNA Siena per far conoscere i dolci senesi e tutte le artigianalità che ci sono dietro. Perché sono loro, gli artigiani, i detentori della conoscenza tradizionale e coloro che trasmetteranno alle nuove generazioni la manualità che sta dietro a questi straordinari prodotti. La star di questo flash mob è il panforte, perché oggi il Calendario del

Sapete perché oggi pubblico questa ricetta: maki di lamponi, fragole e pistacchi di Bronte? Perché sabato 19 ottobre ad Host a Milano, presso lo stand di Tre Spade, è stato presentato il libro “Io essicco – manuale pratico per l’essiccazione” al quale ho partecipato con 3 ricette. “Io essicco” Il manuale, sarà dato in dotazione con l’acquisto del nuovo essiccatore Atacama, ma le mie ricette potrete trovarle anche qui, a partire da oggi. E’ un manuale fantastico con moltissime ricette tutte da provare ed un sacco di notizie sull’essiccazione, che è un mondo vastissimo e sconosciuto. L’essiccazione è il più antico metodo di conservazione, ma oggi, oltre a consentirci di mangiare

I tartufini cioccolato fondente, panforte di Siena e sale Maldon, nascono dalla volontà di utilizzare i dolci senesi per dare vita a nuove ricette. Un modo per far assaggiare i nostri sapori in vesti nuove e occasioni diverse. Allevata a Panforte Sapete perché mi vengono queste idee? Perché essere nati in provincia di Siena, vuol dire essere stati allevati con Panforte e Ricciarelli. Quando ero bambina, erano i dolci di Natale, a casa mia gli unici per tantissimi anni, perché mio nonno rifiutava a prescindere panettone e pandoro. Il suo commento classico era che quelli erano i dolci dei “mangiapolenta”, cioè qualunque italiano che vivesse a nord di Bologna. Poi

Tra i piatti a cui sono legata da ricordi indelebili, sicuramente c’è la crêpe alla banana con crema al caramello salato. Ancora oggi pensarci mi fa fare un tuffo al cuore. “Allora, sorprendimi!” Glielo dissi così, con  piglio deciso e l’aria di sfida. Non sembravano parole d’amore, ma una vera e propria dichiarazione di guerra, ulteriore sintomo di un rapporto che non funzionava più, ma che nessuno dei due voleva chiudere. Oggi so il perché. Lasciarsi sarebbe stato come avere un buco nero nella vita, un vuoto che niente e nessuno poteva colmare: nella mia, ma anche nella sua. Non potevamo stare insieme, ma neanche troppo divisi.  E lui come