dolci regionali

La torta caprese è una meravigliosa torta fatta di mandorle e cioccolato, senza farina, pertanto completamente gluten free. Ma la cosa più importante è che è talmente buona che le leggende sulla sua origine sono ben due. Maria Carolina d’Asburgo e la caprese Nel 1700, nella Napoli Borbonica, Maria Carolina d’Asburgo arriva a Napoli dall’Austria come sposa di Ferdinando IV, il Re Nasone. I due erano già sposati per procura, quando la sedicenne Maria Carolina, vide il Re per la prima volta. E fu un trauma! “Mio marito è ripugnante” scriveva a Vienna e non era solo un discorso fisico, anche caratterialmente erano diversi. La principessa educata secondo i parametri […]

La torta della nonna è una torta di pasta frolla, ripiena di crema pasticcera e ricoperta di pinoli e zucchero a velo. La storia In Toscana questa torta di origini aretine, (o forse fiorentine) ha avuto un successo incredibile che l’ha portata ad essere un classico. Negli anni 80 e 90 del secolo scorso, si trovava in ogni ristorante o pasticceria dalle grandi città ai borghi più piccoli. In realtà il fatto di essere così tanto popolare, ne ha fatto perdere le origini. Secondo alcuni la torta nacque a Firenze, per la scommessa di Guido Samorini, cuoco e ristoratore. Secondo altri semplicemente i clienti stanchi dei soliti dolci, chiesero qualcosa

Il salame al cioccolato è una delle prime ricetta che ho iniziato a fare da bambina. Era il dolce facile che potevo fare tutta da sola, perché non c’era da cuocere niente, solo da sciogliere il cioccolato a bagnomaria. La soddisfazione era immensa perché era buonissimo e mi prendevo i complimenti degli amici. Fino all’Università l’ho fatto spesso, poi l’ho dimenticato a fronte di dolci più complessi. Quando sono nati i miei figli, l’ho insegnato a loro e ci sono stati anni in cui è tornato in auge. Poi di nuovo l’oblio e oggi mi sento in dovere di pubblicarlo perché questa ricetta fa davvero parte di me, della mia

In Toscana, per Carnevale e per il 19 marzo, San Giuseppe, si fanno le frittelle di riso di San Giuseppe. Una tradizione antica già riportata da Maestro Martino de’ Rossi, nel XV secolo, nel capitolo V del suo “Libro de arte coquinaria”. Il Maestro Martino, di origini ticinesi, fu a Milano cuoco degli Sforza e a Roma cuoco papale. Anche l’Artusi cita la ricetta, nel suo “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene”, le Frittelle di Riso N.1, ricetta 178. Nella sua ricetta però c’è l’uvetta, che nella ricetta senese non c’è. La ricetta segreta A Siena, i frittelai, erano coloro che friggevano e custodivano gelosamente la segretissima

I quaresimali fiorentini, i biscotti senza grassi, appaiono nelle pasticcerie, da oltre un secolo, a Firenze appunto nel periodo di Quaresima. Questi biscotti al cacao fatti a forma di lettere dell’alfabeto, che si chiamano appunto Quaresimali. la nascita dei quaresimali Sono due, le versioni sulla loro nascita nel XIX secolo. La prima racconta di un convento tra Firenze e Prato, dove le monache avevano ideato una ricetta “di magro” per dei dolcetti. “Di magro” significava senza uova e grassi, perché fossero adatti ad essere consumati in Quaresima e fatti a forma di lettere dell’alfabeto, per ricordare la “parola di Dio”. Più verosimilmente, questi biscotti sono una creazione della fabbrica Digerini

I cenci di Carnevale, sono una variante toscana di dolci fritti che tradizionalmente invadono la nostra penisola in questo periodo. Li sentirete chiamare “chiacchere”, “lattughe”, “crostoli”, “frappe”, “sfrappole”, “cioffe”, “gale”, oppure “maraviglie” in Sardegna. Le differenze sono soprattutto negli aromi o nei liquori usati nella ricetta, oppure nella forma, ma la sostanza resta quella. L’origine La loro origine è da ricondurre alle Liberalie, le feste organizzate in onore del dio della fecondità e dei Vizi Liber Pater. Le liberalia, avevano sostituito i Baccanali, giudicati troppo sfrenati. In queste occasioni, le “frictilia“, gli antenati dei cenci, venivano distribuite per strada da donne anziane con il capo cinto di edera. Grazie alla