dolci regionali

I cenci di Carnevale, sono una variante toscana di dolci fritti che tradizionalmente invadono la nostra penisola in questo periodo. Li sentirete chiamare “chiacchere”, “lattughe”, “crostoli”, “frappe”, “sfrappole”, “cioffe”, “gale”, oppure “maraviglie” in Sardegna. Le differenze sono soprattutto negli aromi o nei liquori usati nella ricetta, oppure nella forma, ma la sostanza resta quella. L’origine La loro origine è da ricondurre alle Liberalie, le feste organizzate in onore del dio della fecondità e dei Vizi Liber Pater. Le liberalia, avevano sostituito i Baccanali, giudicati troppo sfrenati. In queste occasioni, le “frictilia“, gli antenati dei cenci, venivano distribuite per strada da donne anziane con il capo cinto di edera. Grazie alla […]

Il tempo passa in fretta e siamo già al secondo dei flash mob riguardanti i dolci senesi organizzato dal Calendario del Cibo Italiano e Cna Siena Food and Tourism. I ricciarelli Il tema di oggi, i ricciarelli di Siena, morbidi biscotti della tradizione senese a base mandorla che si sciolgono in bocca. Infatti oggi è la loro giornata nel Calendario del Cibo Italiano. Ma anche perché siamo state a Siena ad incontrare gli artigiani della CNA di Siena, che ci hanno svelato tutti i loro segreti. In effetti, il ricciarello è un dolce semplice, fatto di pochi ingredienti, ma per farli bene, occorre una manualità ed un occhio speciale. Quindi

Il Corollo, antico dolce tipico senese di Pasqua, si faceva con gli avanzi della Schiacciata di Pasqua o Sportellina, durante la Settimana Santa. Una ciambella di pasta lievitata, che le mamme preparavano per i loro bambini e che si poteva mangiare già il Sabato Santo. Mentre invece la Schiacciata si poteva gustare solo il giorno di Pasqua, una volta tornati dalla messa e dopo che la stessa aveva ricevuto la benedizione insieme alle uova. Oltre alla meraviglia di poter mangiare un dolce in anticipo rispetto alla Pasqua, per i bambini il Corollo era anche un’occasione di gioco. Infatti si metteva al collo dei bimbi legato con una cordicella o un

Ho gustato di nuovo il caffè in forchetta, un paio di anni fa a casa di Laura Adani, l’aveva fatto Annarita Rossi del blog “Il bosco di alici”, ed stato fantastico poterlo mangiare dopo tanto tempo. Questo dolce nella mia famiglia, non era conosciuto, ma l’ho mangiato alcune volte ai tempi del liceo, a casa di una mia amica ed era magnifico, perché aveva anche un po’ il gusto del proibito. I miei all’epoca, non mi facevano bere caffè. Poi la vita ci ha diviso e altri che ho mangiato ai tempi dell’università, non erano perfetti. In seguito, non mi era più capitato di mangiarlo, fino a quella mitica giornata

Il latte alla portoghese è l’ennesimo piatto “dei ricordi” che appare su questo blog. Si vede che sto invecchiando, i piatti legati agli “amarcord” della mia vita sono sempre di più. Mio nonno diceva che più si invecchia e più che si pensa al passato, mentre da giovani conta solo il futuro. Forse è proprio così, perché adesso, ogni scusa è buona per tirare fuori l’album dei ricordi, in particolare in cucina. The Recipe-tionist protagonista: “andante con gusto” Questa volta la responsabilità dell’amarcord è della Patty del blog Andante con gusto. Infatti è proprio lei che ospita questo mese The Recipe-Tionist, il contest di Flavia, più che un contest, una splendida

Lo strudel veloce con la crema al cioccolato, è il classico dolce che faccio quando sono di corsa, quando in casa non c’è niente, quando arrivano ospiti improvvisi. Oppure quando mi prende una botta di depressione perché a me i dolci mi fanno meglio del Prozac! Per tutto questo, c’è  il mio strudel veloce e per ingolosirlo di più, ci faccio con la crema al cioccolato! Detta così sembra un dolce lungo e laborioso, ma con i giusti accorgimenti, 20 minuti in tutto e la goduria comincia. Per fortuna, ci sono cose in casa mia che non mancano mai. Ad esempio la pasta sfoglia pronta, quella da banco frigo, la