dolci regionali

Quando ero bambina, se capitava di andare a Siena, mia madre raccomandava di passare da Nannini a prendere una pinolata senese. Nannini (proprio lui il babbo della ormai famosa Gianna) era  al tempo un famosissimo pasticcere senese che annoverava tra le specialità della tradizione: la pinolata senese. Si tratta di una crostata con la frolla montata e i pinoli, accuratamente riempita di crema pasticcera ed uvetta. Era un dolce meraviglioso che finiva in un baleno. Poi io sono cresciuta, il Nannini è invecchiato, i figli hanno fatto altro nella vita e le sue pasticcerie affidate a persone diverse dalla famiglia. Adesso uno dei dolci mitici della mia infanzia, non è […]

Tipica toscana, la torta di castagne e cioccolato, è originaria dei boschi dell’Appennino. Un dolce semplice per la merenda, la colazione o come base da farcire, con un delicato sapore di castagne. La farina di castagne la rende morbida e profumata, ideale per uno spuntino. Ma è adattissima per essere riempita di creme per la sua consistenza morbida e umida.  Il pane dei poveri Oggi le castagne sono un fantastico frutto autunnale che si consuma per lo più bollito o arrostito nei mesi di ottobre e novembre e poi non se ne parla più fino all’anno successivo. Ma fino a tutto il Dopoguerra, erano il prodotto fondamentale delle zone appenniniche,

I budini di riso fiorentini sono un pezzo importante della mia infanzia, hanno accompagnato tante ore felici e spensierate e mi piacciono ancora tanto come allora. Abito da sempre in una cittadina del Chianti senese e come in tutti questi piccoli centri, non è che negli anni ’70 ci fosse tutta questa scelta di pasticcerie. In realtà quando ero bambina, ce n’era una sola. La “viennoiserie” di provincia La scelta di quella che oggi chiamiamo “viennoiserie” e che a quei tempi indicavamo semplicemente come “paste”, verteva sì e no, su una decina di tipi diversi. C’era la brioche, vuota, semplice oppure con la marmellata di albicocche, i bomboloni rigorosamente solo