Baci di dama salati con Pecorino alle mandorle

Baci di dama salati con Pecorino alle mandorle

I Baci di dama salati con Pecorino alle mandorle, oggi, 13 gennaio, contribuiscono ai festeggiamenti. Infatti, è la giornata nazionale dei “baci di dama” secondo il Calendario del Cibo Italiano indetto dall’AIFB. Come ambasciatrice di questa giornata Francesca Maria Battilana, ha preparato un interessantissimo post sull’argomento pubblicato sul sito dell’AIFB.

I baci di dama sono biscotti, ovviamente dolci, originari della città di Tortona. Se vi interessa qui trovate la ricetta per i baci di Tortona nella versione originale, cioè dolce. In questo post invece, li ho presentati in versione aperitivo. Buonissimi biscotti di frolla salata realizzata con il pecorino, ripieni di una morbida crema di ricotta. Con un bel bicchiere di Franciacorta o champagne avrete già un aperitivo gustoso e bello da vedere. Questi baci di dama sono realizzati con il Pecorino alle Mandorle nell’impasto che rinforza il sapore di mandorla dei biscotti ed una crema di ricotta come farcia, per dare freschezza e morbidezza.

Un po’ di storia

Nonostante la paternità dei baci di dama, sia ormai da tutti attribuita alla città di Tortona, C’è un’altra versione della storia, di cui esiste documentazione, che li vorrebbe creati dal pasticcere Augusto Mannelli a Novi Ligure nell’Ottocento. Pare che il Mannelli lavorasse a Novi Ligure nel laboratorio che avrebbe sfornato il primo bacio di dama. Anni dopo, si trasferì a Tortona, dove conobbe Vercesi e Zanotti, che resero celebre il biscotto. Da allora le dispute campanilistiche sulla paternità del biscotto non sono mai cessate.

Se Baci di dama salati con Pecorino alle mandorle, vi sono piaciuti, potreste provare altri stuzzichini interessanti che trovate nel blog, come ad esempio i mignon di pecorino e broccolo, oppure i cannoli mignon con spuma di mortadella e pistacchi o la brandade di baccalà con salsa di cachi, oppure gli sformatini di cipolla. Provateli, sono uno più buono dell’altro!

Baci di dama salati con il pecorino alle mandorle

Sabrina Fattorini
Portata Antipasti
Cucina Italiana
Porzioni 30 biscotti

Ingredienti
  

per il biscotto

  • 80 g di burro freddissimo tagliato a dadini
  • 100 g di farina 00
  • 100 g di mandorle tritate finissime o farina di mandorle
  • 80 g di pecorino alle mandorle
  • 1 pizzico di sale
  • 20-30 g di vino bianco

per la farcia

  • 100 g di ricotta di pecora
  • un filo d'olio extra vergine di oliva
  • un pizzico di pepe bianco

Istruzioni
 

per il biscotto

  • Inserire nell'impastatrice o nel bicchiere del mixer tutti gli ingredienti ed impastare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
  • Scaldare il forno a 180°.
  • Dividere l'impasto in palline piccole tutte uguali (con questo impasto ne vengono 60) e appoggiarle un po' distanziate sulla placca del forno, foderata di carta forno.
  • Infornarle a 180° per 20 minuti. A cottura avvenuta, estrarre la teglia e lasciar raffreddare i biscottini. 
  • I biscottini, che avrete infornato come palline, in cottura si sono leggermente appiattiti nella parte che appoggiava sulla teglia del forno.

per la farcia

  • Lavorare bene la ricotta con l'olio extravergine di oliva per renderla spumosa. Inserire la crema nella sac a poche con la bocchetta liscia grande.

comporre i baci di dama

  • Prendere un biscotto e ricoprirlo di crema nella parte piatta. Appoggiare adesso sulla crema, un altro biscotto, ed ecco pronto il bacio di dama. Completare questa operazione per tutti i biscotti e servire.
  • Si possono conservare in frigo coperti con la pellicola alimentare o in contenitore ermetico per un massimo di 2 giorni.

12 commenti su “Baci di dama salati con Pecorino alle mandorle”

  1. www.natosottoilcavoloblog.com

    Ecco hai detto bene: con un Franciacorta….molto volentieri! La seconda ricetta che vedo salata e non ho mai provato. Comunque non faccio difficoltà ad immaginarne la bontà e la versatilità nelle varie occasioni.

  2. Io salati li adoro…come adoro il tuo modo di aggiungere sempre nelle tue ricette, anche semplici, un pizzico della tua Terra. Il formaggio di Pienza o altro, non importa. Quello, almeno,secondo me, è il modo di cucinare pensato, intimo. brava !

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