Oggi la crostata cheesecake ai lamponi ispirata al maestro Stefano Laghi, una goduria incredibile! Stare sempre in casa per l’emergenza corona virus, mi fa passare tantissime ore in cucina. Adesso anche insieme a mia figlia che è tornata a casa, perché anche la sua, come tutte le scuole, è chiusa. Però insieme facciamo davvero un sacco di cose buone da mangiare: come questa torta del maestro Stefano Laghi. In realtà lei fa la pasticciera e io faccio le foto, scrivo e anche imparo un sacco di cose. La crostata cheese cake mi ha intrigata subito. Una cheese cake cotta dentro un guscio di frolla montata, gelatina di lamponi, un disco […]
2020
La torta con gli scarti dell’estrattore è la risposta alla domanda di cosa fare con gli scarti che produce la macchina. Infatti chi ama i succhi di frutta freschi fatti con l’estrattore, prima o poi si pone la domanda di come usare gli scarti. In particolare quelli senza “difetti”. Ad esempio, se faccio un succo di more, gli scarti li passo più volte finché non restano solo i semini, che sono fastidiosissimi e ovviamente lo scarto lo butto. Se invece faccio un succo di agrumi, avendo cura di togliere i semi, lo scarto può essere riutilizzato. In questo caso ad esempio ho fatto un succo di mirtilli per realizzare una
Le pappardelle al ragù di nana, sono un piatto meraviglioso della cucina toscana tradizionale, ma per favore non chiamatela “anatra” che qui in Toscana non si può sentire! Chiamare questo piatto “pappardelle al ragù di anatra”, fa venire in mente un piatto da gastrofighetti che tolgono il grasso al prosciutto di Cinta. Invece queste pappardelle, sono un piatto robusto e conviviale, per i giorni di festa, in particolare per le feste dei grandi lavori agricoli come la mietitura e la vendemmia. Naturalmente è un piatto pieno zeppo di calorie, così come di gusto. Quindi se siete a dieta, passate oltre, ma se volete essere felici, provate questo piatto, perché il
Talvolta piccoli eventi ti fanno amare o odiare un piatto e tra me e la trippa alla fiorentina, c’è stato proprio questo. Da bambina, a casa mia la cucinavano davvero spesso, ma non mi faceva impazzire. La mangiavo un po’ controvoglia, ma non so neanche perché. Poi ho fatto l’Università a Firenze e naturalmente tra studenti, la visita dal trippaio era una tappa fondamentale, ma ho sempre preferito il lampredotto. Poi un giorno, al corso di storia dell’arte è arrivato Richard, uno studente inglese, bellino da morire, con due occhi azzurri come il cielo ed una pronuncia italiana buffissima. Insomma mi sono presa una cotta da manuale, ma lui non
Il fegato alla veneziana, è un piatto che amo moltissimo e ve lo presento oggi nella versione finger food, perché mi piace fare presentazioni un po’ diverse dei piatti della tradizione. Su questa scia trovate sul blog: la terrina di fegatini e lo spezzatino in bianco con le verdure. La ricetta giusta Quando si affrontano i piatti della tradizione, ognuno ha la propria ricetta e spesso la convinzione che sia quella “giusta”. Ma poi cosa vuol dire “giusta”? In questa caso penso che sia sinonimo di “identitaria”, ma l’identità è in continua evoluzione e nella cucina questo si percepisce con facilità. Basti pensare che un piatto identitario dell’Italia sono gli
Oggi, leggendo il titolo, “Praline di cioccolato fondente e crema al Dulcey, piccoli momenti di estasi”, starete pensando che esagero, ma questo è davvero uno dei cioccolatini più buoni che abbia mai mangiato. Se parliamo di “piccoli momenti di estasi”, assaporando una di queste praline, si comprende il senso della celeberrima scena di “Lezioni di cioccolato” dove Neri Marcorè, nel ruolo di un docente di cioccolateria, spiega come dovrebbe essere un cioccolatino. L’origine delle praline Risale al 1671 e come spesso accade, nascono da un disastro fatto in cucina. Il duca francese Plessis-Praslin era seduto a tavola e stava attendendo il dolce, quando nelle cucine ducali successe il finimondo: un