2020

La mozzarella in carrozza è il tipico piatto che non avrei mai postato sul blog, pensando che fosse uno di quelli che tutti sanno fare. Poi in questi giorni di segregazione da Covit 19, una mia allieva mi ha telefonato chiedendo delucidazioni, dato che a casa sua si era innescata una discussione tra i membri della famiglia, su quali erano, gli ingredienti giusti e il procedimento corretto.Così, ho pensato che forse in tanti hanno questi dubbi e forse un post, ci sarebbe stato bene. Quindi qui di seguito, alcuni chiarimenti, frutto delle mie escursioni culinarie a Napoli ed in Costiera Amalfitana, dove ho rotto le scatole a tutti gli chef […]

Oggi ho fatto questi biscotti chicchi di caffè, ed ho scoperto, documentandomi, che per secoli la Chiesa ha osteggiato il consumo di caffè, definendola “la bevanda del diavolo”. In questi giorni di reclusione forzata, cucinare e leggere storie sul cibo mi riempie le giornate e ho imparato molte cose, come queste sul caffè. La bevanda del diavolo L’accanimento della Chiesa nei confronti del caffè, fu dovuto a varie ragioni: primo per il nome quahwa che in arabo significa eccitante. Una bevanda che facesse questo effetto, non poteva esser cosa gradita. Poi divenne la bevanda degli arabi, perché il Corano impediva di bere il vino, che fu sostituito dal caffè. Altro motivo

Il pollo arrosto limone e Vinsanto, me lo ha insegnato Annarita Rossi del blog “Il bosco di alici”, dato che me lo ha raccontato velocemente per telefono, non sono neanche sicura che la ricetta, sia uguale alla sua, ma è talmente buono che non mi sono posta il problema.  Rispetto a quello arrosto tradizionale, ha un bel sughetto ricco, che consente di mantenerlo morbido e succoso, anche se non va in tavola subito come succede a volte quando ci sono ospiti. Così ho pensato di lasciarvi questa ricetta, con tutti i passaggi step by step, adatta anche per i meno esperti. E’ una ricetta classica, con un tocco di toscanità

I quaresimali fiorentini, i biscotti senza grassi, appaiono nelle pasticcerie, da oltre un secolo, a Firenze appunto nel periodo di Quaresima. Questi biscotti al cacao fatti a forma di lettere dell’alfabeto, che si chiamano appunto Quaresimali. la nascita dei quaresimali Sono due, le versioni sulla loro nascita nel XIX secolo. La prima racconta di un convento tra Firenze e Prato, dove le monache avevano ideato una ricetta “di magro” per dei dolcetti. “Di magro” significava senza uova e grassi, perché fossero adatti ad essere consumati in Quaresima e fatti a forma di lettere dell’alfabeto, per ricordare la “parola di Dio”. Più verosimilmente, questi biscotti sono una creazione della fabbrica Digerini

Oggi l’Apple cinnamon pull apart bread, perchè in questa situazione, ho bisogno di fare dolci per trascorrere ore serene. Nessuno di noi ha mai affrontato una situazione simile. Privati della libertà personale da un virus! Dalla mattina alla sera catapultati in una vita irreale che non è la nostra e che non abbiamo scelto. Durante la crisi economica del 2008, mi sono fatta spesso la domanda: se avessi fatto altre scelte, come sarebbe adesso la mia vita? Mi riferivo alla condizione economica, naturalmente, ma non solo. Adesso, per quante domande possa farmi, ho sempre e solo la tristissima convinzione, di non essere padrona della mia vita. Le mie scelte in

I petit beurre fatti in casa, li ho provati di recente: li ho sempre mangiati, in particolare da bambina, ma quelli industriali. Adesso che sono adulta non sono una gran consumatrice di biscotti, o forse era meglio dire lo ero, perché da quando ho conosciuto questi, li rifaccio continuamente e naturalmente li mangio! Come per proust Recentemente però, durante un viaggio a Parigi, li ho visti in una boulangerie, erano stati appena sfornati ed ho deciso di acquistarne qualcuno. Appena ho aperto il sacchettino, il profumo del burro, mi ha catturata e il primo morso di quel biscotto, mi ha fatto lo stesso effetto delle madeleines a Proust. Sono stata