Pasta alla Norma

Pasta alla Norma

Ci sono piatti che fanno subito estate: la pasta alla Norma è uno di questi. Un super classico della cucina siciliana, un evergreen estivo, un piatto colorato, profumato e molto appetitoso.

Perché, finalmente è estate, tra pochi giorni il solstizio e speriamo in una stagione “normale”, dato che la primavera è sembrata più autunno. Adesso ho voglia di piatti solari, appetitosi ed invitanti, ma anche molto semplici, perché ancora non sono in perfetta forma e non ho voglia di spignattare per delle ore.

La leggenda sul suo nome

Sapete perché la Pasta alla Norma, si chiama così? Questa è una pasta è dedicata all’opera più importante (la Norma, appunto!) del celeberrimo compositore catanese, Vincenzo Bellini.

La leggenda narra che una domenica degli anni ’20, durante un pranzo tenutosi in casa Musco-Pandolfini, in via Etnea a Catania, la padrona di casa Donna Saridda D’Urso, moglie di Janu Pandolfini, nipote dell’attore Angelo Musco, portò in tavola una zuppiera colma di pasta condita con un profumatissimo sugo di pomodoro, melanzane fritte, basilico e ricotta salata grattugiata sopra. Molto probabilmente la ricetta, non era sua, era molto più antica, ma non è molto importante.

Il piatto deliziò i suoi ospiti ed il commediografo Nino Martoglio, da bravo siciliano, galante e buongustaio, si complimentò con la cuoca con queste parole: ” Signura, chiesta è ‘na vera Norma!”

Catania, la città natale di Vincenzo Bellini, paragonare qualcosa alla Norma significava considerarla un’eccellenza, degna della più sincera ammirazione. Da quel giorno, la pasta con le melanzane, corta o lunga, con la ricotta salata, con le melanzane a fette o a dadi, ma sempre fritte, si sarebbe sempre chiamata “alla Norma”.

Come tutti i piatti della tradizione, ognuno ha la sua ricetta: questa è la mia versione. Se amate le ricette siciliane, provate la pasta alla Eoliana, vi piacerà!

Pasta alla Norma

Pasta alla Norma

Sabrina Fattorini
Portata primi
Cucina Italiana
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

  • 400 g di rigatoni o mezze maniche
  • 2 melanzane medie preferibilmente lunghe
  • q.b. di sale grosso per spurgare le melanzane
  • 1 l Olio di semi di arachide per friggere
  • 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 1 cipolla
  • 1 kg di pomodorini datterini o a grappolo
  • 1 mazzetto di basilico
  • 50 g di ricotta salata
  • q.b. di sale
  • q.b. di pepe

Istruzioni
 

  • Tagliare le melanzane a fette sottili per la larghezza della melanzana, in modo che restino rotonde. Le melanzane in giugno sono solitamente senza semi e non sono amare, quindi si può evitare di farle spurgare sotto sale.
  • Se non fosse così dopo aver affettato le melanzane (senza togliere la buccia) fare uno strato di fette in un colapasta, cospargerle moderatamente, di sale grosso, far seguire un altro strato, ancora sale grosso e così via fino alla fine delle fette. Sopra a tutto mettere un piatto capovolto e un peso e lasciarle spurgare per un’ora circa.
  • Intanto tritare finemente la cipolla, ed inserirla in una padella capiente (in grado di contenere poi la pasta) con i 4 cucchiai d’olio extra vergine di oliva. Far stufare la cipolla, quindi aggiungere i datterini tagliati a metà, salare e pepare.
  • Far cuocere finché non si addensa il sugo, quindi spegnere la fiamma ed aggiungere il basilico spezzato a mano lasciandone alcune foglie per guarnire.  Sciacquare le melanzane (se spurgate, altrimenti non serve), asciugarle bene e friggerle in abbondante olio di arachide. Scolarle su carta da cucina e tenerle da parte.
  • Mettere a cuocere la pasta in abbondante acqua salata e mentre la pasta cuoce, tagliare a listarelle le melanzane fritte (lasciandone alcune fette per guarnire i piatti) ed aggiungerle al sugo di pomodoro.
  • Una volta cotta la pasta, scolarla, saltarla nel sughetto. Comporri i piatti con la pasta, decorando con fette di melanzana, foglie di basilico fresco ed una generosa grattugiata di ricotta salata.
Pasta alla Norma

14 commenti su “Pasta alla Norma”

  1. Sono due i miei primi preferiti: La pasta al pesto e la pasta alla Norma e non c'è lasagna che tenga!!!
    Anche io sono contenta dell'arrivo dell'estate…era ora!
    Buona settimana :))))

  2. Per quanto gli spaghetti alla norma siano un classico, non mi stufo mai di mangiarli e di cucinarli!
    Proverò senz'altro anche la tua versione 🙂
    Un bacio 🙂

  3. Architettando in cucina

    Puoi grigliarle e insaporirle con un trito di erbe aromatiche, aglio, un filo di olio extra vergine, sale e pepe … viene comunque buonissima!!!

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