cucina toscana

Semplice e fresca, la Panzanella toscana è un piatto tipico consumato da molto tempo, così tanto, che la sua origine si perde nei secoli. Sappiamo però che il cosiddetto “pan lavato”, sembra già essere presente nelle citazioni del Boccaccio nel XIV secolo. Alcuni ritengono che questo piatto abbia avuto origine dall’abitudine dei contadini di bagnare il pane troppo duro per poterlo mangiare e di condirlo con le verdure dell’orto. Altri invece, ne fanno risalire l’origine a bordo delle barche da pesca, dove sembra che i marinai utilizzassero l’acqua di mare per bagnare il pane raffermo e che poi lo consumassero con verdure di stagione. L’origine del nome Sul nome Panzanella, non […]

I peperoni ripieni sono uno dei piatti estivi più amati dalla mia famiglia. La ricetta è quella della mia nonna materna che faceva tutto ad occhio, ma guardando e pesando un po’ di ingredienti, mentre cucinava, sono riuscita a ricostruire questa ricetta tanti anni fa e l’ho passata a tutta la famiglia. Se amate i peperoni ripieni, vi potrebbero interessare altre ricette di verdure ripiene. Sul blog troverete cipolle ripiene e quelle ripiene di cacio e altre ricette di peperoni e melanzane ripieni. Inoltre pomodori ripieni di riso alla romana o pomodorini di riso o ripieni di farro al pesto. I peperoni I peperoni appartengono al genere Capsicum e alla famiglia Solanacee,

L’arista alla Toscana, cotta nel tegame è uno dei piatti cult dell’estate, perché è buonissimo anche freddo. Ma in realtà l’arista per noi toscani è un piatto per tutte le stagioni, la differenza sta solo nel modo in cui viene cucinata. Infatti in inverno, di solito si fa intera con l’osso e si cuoce in forno, in estate, si disossa e si cuoce nel tegame. Il termina arista identifica la schiena del maiale macellato, fino al lombo compreso, ma per estensione si chiama così anche una volta cucinata. La storia dell’arista Pare che il termine arista sia nato a Firenze nel 1493, durante il Concilio Ecumenico della chiesa romana e

Le pappardelle al sugo finto sono un piatto della cultura contadina, frutto dell’arte di arrangiarsi e della genialità delle massaie che dovevano cucinare per molte persone con poche materie prime. Inoltre, dovevano anche rendere appetitosi i piatti quotidiani realizzati solo con verdure e cereali, dato che la carne si riservava alle occasioni speciali. La cucina toscana tradizionale, è una cucina povera, ma con piatti davvero gustosi, perché frutto della sapienza antica di esaltare le materie prime a disposizione. Perciò queste pappardelle sono così buone e sono da fare adesso, in piena estate, quando i pomodori e le verdure dell’orto sono al meglio. La piena maturazione dei prodotti, infatti dona un

Oggi una ricetta tradizionale dei conventi: i Brutti Boni con la crema al Vinsanto, detti anche mandorlati di San Clemente. Santa Caterina da Siena Oggi è ricorre l’anniversario della morte di Santa Caterina, nata a Siena nel 1347, la santa che si è dedicata per tutta la vita all’assistenza dei bisognosi. A differenza di tante fanciulle dell’epoca e anche dei secoli successivi, Caterina, non ha mai vissuto in convento. Sorte che invece subirono molte figlie di nobili e di benestanti a causa del diritto di maggiorascato. Era il diritto concesso al primogenito maschio ad ereditare tutto il patrimonio familiare. Così le figlie femmine, si vedevano costrette a pronunciare i voti

Vi chiederete chissà che cosa sono gli spaghetti sulle tracce del Tonno del Chianti? Effettivamente potreste averne motivo, ma c’è di mezzo l’MTC e allora sapete già che tutto può succedere. Ma andiamo per gradi. In questi giorni di lock down, ho fatto il Tonno del Chianti, ma questa non è una novità, dato che lo faccio davvero spesso. Il Tonno del Chianti, per chi non lo conoscesse è lombo di maiale, tenuto sotto sale, poi sciacquato e cotto per 5 ore nel vino bianco, aromatizzato con alloro, ginepro e chiodi di garofano, dopo di che si mette sott’olio e si conserva a lungo. L’aspetto estetico somiglia davvero al tonno,