Dolci Ricette

Oggi una ricetta tradizionale dei conventi: i Brutti Boni con la crema al Vinsanto, detti anche mandorlati di San Clemente. Santa Caterina da Siena Oggi è ricorre l’anniversario della morte di Santa Caterina, nata a Siena nel 1347, la santa che si è dedicata per tutta la vita all’assistenza dei bisognosi. A differenza di tante fanciulle dell’epoca e anche dei secoli successivi, Caterina, non ha mai vissuto in convento. Sorte che invece subirono molte figlie di nobili e di benestanti a causa del diritto di maggiorascato. Era il diritto concesso al primogenito maschio ad ereditare tutto il patrimonio familiare. Così le figlie femmine, si vedevano costrette a pronunciare i voti […]

Tante ricette della storia della cucina nascono così per caso: è ciò che è successo con i miei biscotti dulce de leche e nocciole. Alcuni giorni fa ho preparato il dulce de leche fatto in casa e l’ho spalmato su i biscotti di pasta frolla la mattina a colazione. Un gusto paradisiaco che mi ha fatto venire in mente  questa ricetta. Ne sono nati dei biscotti croccantissimi, perché il dulce de leche fa da collante e trattiene le nocciole sulla frolla. Sono buoni per tutte le occasioni, dalla colazione, al tea time. Ma anche per placare i momenti di noia che adesso immancabilmente si presentano.  Sono giorni duri, il futuro

In questi giorni di vita casalinga forzata, ho fatto molti biscotti, ma dei biscotti di frolla e sfoglia di Omar Busi, mi sono innamorata davvero. Sono buonissimi, croccanti, adatti per il tea time e per ogni momento della giornata, specialmente per quando avete bisogno di una coccola.La ricetta del maestro Omar Busi è composta da una “mezza sfoglia” integrale e da una frolla al cacao e mandorle.Con il termine “mezza sfoglia”, si intende una sfoglia semplificata, con meno passaggi, pieghe e riposi, quindi risulta molto più facile e veloce. Queste quantità sono moltissime per fare biscotti, almeno che non li vogliate fare per tutto il condominio. Comunque, dato che sono

La crostata con le fragole fresche adesso, non è un po’ presto? Le fragole si vedono sui banchi dei mercati e sugli scaffali dei supermercati già da febbraio. Odio questa cosa, perché quando dovrebbe essere la loro stagione, ormai mi sono venute a noia. Praticamente ormai ci sono peperoni, pomodori e melanzane tutto l’anno e le fragole rischiano di fare la stessa fine.  Ed è un peccato perché io le adoro. Infatti alla fine non ho resistito e le ho comprate. Sono pure stata fortunata perché erano davvero buonissime! E profumavano di primavera, così mi è venuta voglia di farci una crostata. Le fragole, non sono un frutto Una delle maggiori

Oggi ho fatto questi biscotti chicchi di caffè, ed ho scoperto, documentandomi, che per secoli la Chiesa ha osteggiato il consumo di caffè, definendola “la bevanda del diavolo”. In questi giorni di reclusione forzata, cucinare e leggere storie sul cibo mi riempie le giornate e ho imparato molte cose, come queste sul caffè. La bevanda del diavolo L’accanimento della Chiesa nei confronti del caffè, fu dovuto a varie ragioni: primo per il nome quahwa che in arabo significa eccitante. Una bevanda che facesse questo effetto, non poteva esser cosa gradita. Poi divenne la bevanda degli arabi, perché il Corano impediva di bere il vino, che fu sostituito dal caffè. Altro motivo

I quaresimali fiorentini, i biscotti senza grassi, appaiono nelle pasticcerie, da oltre un secolo, a Firenze appunto nel periodo di Quaresima. Questi biscotti al cacao fatti a forma di lettere dell’alfabeto, che si chiamano appunto Quaresimali. la nascita dei quaresimali Sono due, le versioni sulla loro nascita nel XIX secolo. La prima racconta di un convento tra Firenze e Prato, dove le monache avevano ideato una ricetta “di magro” per dei dolcetti. “Di magro” significava senza uova e grassi, perché fossero adatti ad essere consumati in Quaresima e fatti a forma di lettere dell’alfabeto, per ricordare la “parola di Dio”. Più verosimilmente, questi biscotti sono una creazione della fabbrica Digerini