Aprile 2017

Il mio arroz con leche per il Club del 27, perché ormai aspetto il 27 di ogni mese con gioia. In molti lo aspettano, chi per lo stipendio, chi per pubblicare una ricetta per il CLUB DEL 27. Io sono del secondo tipo ormai da 3 mesi e mi sto proprio divertendo. Infatti, 3 mesi fa la mente fervida di Alessandra Gennaro (la signora dei pipponi dell’MTC) ha lanciato questa idea alla quale ho volentieri aderito. Rifare le Ricette del Mese dell’MTC e ad aprile rifacciamo quelle con IL RISO relative alla sfida n°41. E’ un modo per cucinare le ricette che non abbiamo il tempo di fare durante la […]

La cecina l’amarcord delle vacanze estive, sapete perché? Quando ero bambina, passavo l’estate al mare con i nonni sulla costa toscana, in Maremma: erano mesi bellissimi, spensierati durante i quali si alternavano momenti di gioco sfrenato, ad attimi di completo relax passati ad osservare il mare in silenzio e a mangiare la cecina. Questo cibo ha fatto da scenario a tutte le mie vacanze marine da piccola. Era la nostra merenda (o lo spuntino di metà mattina) e si svolgeva secondo un preciso rituale. Rigorosamente dopo il bagno, con indosso l’sciugamano, si correva, naturalmente in branco, a comprare la cecina al chioschetto. Ovviamente ci spintonavamo per entrare, il proprietario ci

Quando esce il tema dell’MTC, dopo la prima sensazione di sorpresa, perchè non indovino mai il toto ricetta, vengono fuori ogni volta sensazioni diverse. Questa volta non ho formulato neanche ipotesi perchè immaginavo che Marina Bogdanovic, del blog “Mademoiselle Marina”, vincitrice dell’MTC sulla terrina, essendo di origini serbe, avrebbe optato per qualche ricetta del suo paese. E invece, cucina napoletana: il sartù, che è essenzialmente un timballo (cioè una preparazione che prende il nome dal proprio stampo) di riso, ripieno di ogni ben di Dio. Così dopo la sorpresa, questa volta il primo pensiero è stato: “Oddio! Questo è un piatto che mi farà ingrassare solo a guardarlo”. Il sartù

Questa ricetta dell’agnello alla birra speziata e salsa allo zenzero, la annovero tra le migliori che abbia mai fatto con l’agnello, che è una carne che amo molto. Come ho già raccontato nel post precedente, mio zio per Pasqua mi ha regalato il capretto, così ho cotto quello. Ma in realtà, l’agnello doveva essere il piatto del pranzo pasquale. L’avevo già ordinato da un pastore che conosco e quindi quest’anno capretto a Pasqua e agnello a Pasquetta.  Questa ricetta per l’agnello l’avevo pensata tempo fa, al Taste, la più importante e chic tra le manifestazioni enogastronomiche toscane. Bevendo una Nora, di Baladin  ho immaginato le note speziate di questa birra

Il lievitato tipico pasquale senese, non è la colomba, ma la Schiacciata di Pasqua tradizionale toscana. L’Artusi, la chiama “stiacciata alla livornese” (ricetta n°598 de “La scienza in  cucina e l’arte di mangiare bene”. A San Gimignano, pochi chilometri da qui, la chiamano “sportellina”, a casa mia l’abbiamo sempre chiamata “schiacciata di Pasqua”. Ma nonostante tutti questi nomi, il dolce è sempre quello: un lievitato tipico del periodo Pasquale realizzato con molte uova. Il nome Il termine schiacciata, infatti, non deriva dalla forma bassa del dolce: tutt’altro, è alto come un panettone! E’ frutto del fatto che per la realizzazione occorre “schiacciare” tante uova. Scrive l’Artusi: “Le stiacciate alla livornese usansi

Sbagliando … Il bonet nocciole e cacao per il Calendario del cibo italiano, nasce da un clamoroso errore. Avevo ospiti a cena ed ho deciso di fare il bonet perché è un dolce facile, non ti incasina tutta la cucina, si prepara in anticipo, ed è buonissimo. Per cui mi metto all’opera con le due ricette must: quella alle nocciole o quella classica al cacao. Vi sarete già immaginati ciò che è successo: guardando le ricette e cercando di decidere quale mi piaceva di più (mission impossible), ho fatto un involontario mix. Il risultato è stato talmente buono, che poi l’ho rifatto più volte in questa terza versione, che pubblico