Risultati della ricerca per: torte salate

Quando mesi fa è uscito il contest LATTI DA MANGIARE 3.0,  ho deciso  subito di partecipare, perché il tema mi sembrava piuttosto difficile e perciò anche molto stimolante. Infatti, dopo 7 anni di blog e oltre 500 ricette scritte, ho bisogno di sfide, per mettermi alla prova e per migliorarmi. REGOLAMENTO: Ogni foodblogger che aderirà al contest dovrà realizzare, fotografare e raccontare un menu di 2 portate (a scelta tra: antipasto, primo, secondo, dolce) capace di valorizzare uno o più formaggi fra quelli della Storica Fattoria Il Palagiaccio (Gran Mugello, Blu Mugello, Fior diMugello) usandoli in abbinamento con almeno uno dei seguenti ingredienti:  > Bosco: Cinghiale, Cervo, Capriolo, Lumache, Funghi, Tartufo […]

Siamo già al 27! La mia tarte au chocolat per il CLUB DEL 27, sarà la protagonista di questo mese. Infatti, dal mese scorso, ogni 27, rifaremo le ricette del TEMA DEL MESE dell’MTC. Infatti durante la sfida ognuna di noi si dedica a quella, così tante ricette collaterali al tema, ma interessantissime rischierebbero l’oblio. Per impedirlo la mitica Van Pelt ha lanciato questo nuovo gioco, che ha avuto già un gran successo. Quindi il 27 di ogni mese: STAY TUNED!   Oggi ci occuperemo del TEMA DEL MESE, dedicato alla  APPLE PIE e a tutte le torte del genere, sia dolci che salate. Io tanto per non smentirmi ho fatto

Nei miei ricordi di ragazzina, ci sono spesso le mandorle pralinate o come si dice in Toscana, l’addormentasuocere. Un po’ appiccicose, neanche belle da vedersi, ma buonissime ed estremamente pericolose. Sì perché, non è che ne mangi una e via. Sono come le ciliegie che una tira l’altra: con la grandissima differenza che queste sono mandorle (o nocciole, o noccioline americane o pinoli) caramellate, con uno spesso strato di zucchero che le rende irresistibili e piene di calorie. Quando ero piccola, vendevano questi sacchettini lunghi e stretti di “addormentasuocere” al cinema, al luna park, alle fiere paesane, si trovavano dappertutto e così le mangiavo spesso. Poi sono un po’ cadute in

Le rose brinate, perché maggio è il mese delle rose e nonostante questo tempo piovosissimo, stanno fiorendo. Ci regalano dei meravigliosi cespugli profumatissimi. Le avete mai usate in cucina? A dire la verità io le utilizzo per decorare la tavola più che nei piatti, ma al fascino della rosa brinata non sono riuscita a resistere. Così le ho usate per decorare una fantastica torta che posterò tra qualche giorno. Sono facilissime da fare e poi ormai si sa che mi diverto tanto a giocare con il cibo. Le rose in cucina Le virtù della rosa, regina dei fiori, sono tante anche in cucina e per la salute: I petali di

Il tuorlo d’uovo croccante di Carlo Cracco è la ricetta che ho scelto per la mia prima partecipazione allo Starbooks. Per chi non lo sa, c’è un blog  Starbooksblog, sul quale scrivono diverse blogger molto brave, che ogni mese prende in esame un libro di ricette, ne prepara qualcuna ed esprime il proprio giudizio. Questo, non per sputare sentenze, ma perché spesso,  compriamo dei manuali (questo dovrebbero essere i libri di cucina!) per migliorare le nostre ricette, per imparare qualcosa, ma ci ritroviamo a pensare di aver buttato i nostri soldi. Se vuoi fare il figo, usa lo scalogno Il libro preso in esame in aprile è quello di Carlo Cracco

Tipica toscana, la torta di castagne e cioccolato, è originaria dei boschi dell’Appennino. Un dolce semplice per la merenda, la colazione o come base da farcire, con un delicato sapore di castagne. La farina di castagne la rende morbida e profumata, ideale per uno spuntino. Ma è adattissima per essere riempita di creme per la sua consistenza morbida e umida.  Il pane dei poveri Oggi le castagne sono un fantastico frutto autunnale che si consuma per lo più bollito o arrostito nei mesi di ottobre e novembre e poi non se ne parla più fino all’anno successivo. Ma fino a tutto il Dopoguerra, erano il prodotto fondamentale delle zone appenniniche,