La tartare di Chianina, polvere di tuorli, maionese di albumi, asparagi e cialda di riso è la terza ricetta che ho scritto per il libro “Io essicco”. Un manuale d’uso con ricette, scritto con altri blogger, cuochi ed esponenti di spicco del food in Italia per l’essiccatore Acatama dell’azienda Trespade. La conservazione degli alimenti Gli alimenti si conservano utilizzando tecniche diverse, basate sull’utilizzo del freddo o del calore, sulla disidratazione o sull’eliminazione dell’aria (o meglio dell’ossigeno). Oppure sull’utilizzo di sostanza naturali come l’aceto, il sale e lo zucchero. L’essiccazione E’ la più antica tecnica di conservazione praticata dall’uomo. Infatti già nella preistoria, si scoprì che carne, pesce, ortaggi e frutta […]
Antipasti
Oggi polpo e patate, una ricetta che non ho mai pubblicato, perché mi è sempre sembrata troppo facile, quasi scontata. Ma visto che dietro questo piatto c’è una bellissima storia d’amore e il diretto interessato, si è sorpreso che non l’abbia mai raccontata, eccoci qui. Effettivamente, ogni anno ho pubblicato le storie d’amore degli amici (qui, qui, qui e qui), il Gioco di San Valentino (qui, qui e qui), ma non ho mai pubblicato la storia di Federico. Eppure, un po’ del merito della nascita di questa storia è mio. Federico Federico è un venditore di una grossa azienda della nostra zona. Il classico personaggio che vende frigoriferi agli eschimesi.
Oggi è la giornata dei fiori di zucca per il Calendario del Cibo Italiano, quindi è il momento di fare i fiori di zucca ripieni e fritti. I fiori di zucca sono colorati, poco calorici e si prestano moltissimo alla realizzazione di antipasti e finger food davvero gustosi. Tempo fa ne ho preparata una versione in forno (la ricetta la trovate qui), ma come dice il proverbio “fritta è buona anche una scarpa”, figuriamoci i fiori di zucca, se poi volete proprio esagerare, inserite all’interno della ricotta freschissima ed un filetto d’acciuga. Fatti così diventano un piatto irresistibile! Le proprietà dei fiori di zucca I fiori di zucca hanno un
La terrina di faraona con fragole, limone, pistacchi e cialda di riso è il piatto con cui partecipo all’ultima sfida dell’MTC. Non senza una punta di rammarico. Si chiude un ciclo e se ne apre uno nuovo, sicuramente entusiasmante, ma credo che un po’ mi mancherà questo momento: l’attimo della pubblicazione. Finisce l’MTC e inizia una nuova era In realtà il nuovo ciclo è già iniziato. Questa sfida non è una normale sfida mensile. La gara di oggi è l’ultima possibilità di entrare a far parte di una “classe” di 25 allievi che proseguiranno con una scuola di cucina on line, al posto dell’MTC. E diciamocela tutta, spero di farcela,
L’insalata di polpo e cannellini, perché è passato un altro mese ed il Club del 27 torna puntuale come un’orologio svizzero. Non vi spiegherò per l’ennesima volta di cosa si tratta (ma vi inserisco il link) e passo subito al tema di questo mese cioè le insalate. . Quella che ho deciso di provare è l’insalata di polpo e cannellini di Milena Scalambra del blog La scimmia cruda perché da anni non bollo più il polpo, o meglio, lo faccio bollito senz’acqua. Sono talmente soddisfatta di questa ricetta che non ho più voluto provarne altre quindi questa volta farò un’eccezione, perché non è una semplice bollitura in acqua, ma in acqua e
La terrina di ribollita per l’MTC, perché sono “big in Japan”. Un’espressione anglosassone molto in voga negli anni ’80 nel mondo musicale, coniata per quegli artisti che in occidente avevano fatto il loro tempo. Questi andavano in Oriente e si riciclavano lì, riscuotendo clamorosi successi di pubblico e di vendite. Ovviamente diventavano dei fenomeni e nelle interviste raccontavano di come fossero approdati in Asia, nonostante i galattici ascolti in patria (una volta!) perché avevano bisogna di nuovi stimoli. In realtà, avevano solo bisogno di vendere. Così l’espressione è diventata un modo per deridere chi non ha successo. Per la Vi ricordate negli anni ’80, la canzone “Big in Japan”? Eccovi