2020

L’arista alla Toscana, cotta nel tegame è uno dei piatti cult dell’estate, perché è buonissimo anche freddo. Ma in realtà l’arista per noi toscani è un piatto per tutte le stagioni, la differenza sta solo nel modo in cui viene cucinata. Infatti in inverno, di solito si fa intera con l’osso e si cuoce in forno, in estate, si disossa e si cuoce nel tegame. Il termina arista identifica la schiena del maiale macellato, fino al lombo compreso, ma per estensione si chiama così anche una volta cucinata. La storia dell’arista Pare che il termine arista sia nato a Firenze nel 1493, durante il Concilio Ecumenico della chiesa romana e […]

Le pappardelle al sugo finto sono un piatto della cultura contadina, frutto dell’arte di arrangiarsi e della genialità delle massaie che dovevano cucinare per molte persone con poche materie prime. Inoltre, dovevano anche rendere appetitosi i piatti quotidiani realizzati solo con verdure e cereali, dato che la carne si riservava alle occasioni speciali. La cucina toscana tradizionale, è una cucina povera, ma con piatti davvero gustosi, perché frutto della sapienza antica di esaltare le materie prime a disposizione. Perciò queste pappardelle sono così buone e sono da fare adesso, in piena estate, quando i pomodori e le verdure dell’orto sono al meglio. La piena maturazione dei prodotti, infatti dona un

I pomodori ripieni di riso alla romana, sono un piatto tipico della cucina estiva capitolina e si trovano in tutte le rosticcerie della città e in molti ristoranti. In realtà si cucinano molto anche nelle famiglie romane, anche perché, sono facili da fare e molto gustosi. Piatto per tutti Sono leggeri, ma sazianti e costituiscono un piatto unico davvero indicato per l’estate. Inoltre sono un piatto completo senza proteine animali, quindi adatti ai vegetariani e vegani. Non contengono glutine, così anche nel caso di ospiti celiaci, potrete con un piatto solo accontentare tutti i commensali. Di solito piacciono anche ai bambini, così diventano proprio un piatto per tutti. L’unico inconveniente

Il caldo è già tropicale e siamo solo alla fine di giugno, quindi l’idea di preparare dei ghiaccioli al Mojito per il Club del 27 mi è piaciuta subito. Il tema di questo mese è stato proprio questo, il ghiacciolo: un momento di dolce refrigerio, dissetante e rinfrescante. L’invenzione del ghiacciolo Come molti piatti della cucina di tutto il mondo, l’invenzione del ghiacciolo fu del tutto casuale e fu fatta nel 1905 da un bambino di 11 anni Frank Epperson di Okland, che in inverno lasciò fuori dal davanzale, un bicchiere di acqua e soda con dentro il bastoncino che aveva usato per mescolarle. Il giorno dopo, facendo scongelare leggermente

La confettura di ciliegie, il modo forse più banale, ma buonissimo di conservare l’enorme quantità di ciliegie che riesce a produrre l’albero di mio zio e che naturalmente maturano tutte insieme. La ciliegia La ciliegia è un frutto di origine asiatica, dell’area fra il Mar Caspio e il Mar Nero, che si è diffusa in Egitto sin dal VII secolo a.C., poi in Grecia e quindi in Italia. Plutarco, Plinio il Vecchio e Columella attribuiscono il merito dell’arrivo della ciliegia in Italia al console romano Lucullo che, di ritorno da una campagna militare contro Mitridate, probabilmente la portò da Cerasonta, cittadina greca dell’Asia Minore. Per questo motivo i Romani la definirono Cerasus,

Da quando ho trovato questa ricetta, morivo dalla voglia di assaggiarlo: il Flan Parisien di Karim Bourgi senza uova, perché mi somigliava ad uno che avevo assaggiato a Parigi e avevo catalogato tra i miei ricordi come una delle cose più buone al mondo. Amo invece la pasticceria francese, quella di tutti i giorni, le crepes, le bignè e in pole position, lui il Flan Parisien: un semplice guscio di pasta brisée, riempito di una morbida crema alla vaniglia, di consistenza leggermente “budinosa”. La pasta brisée croccante e l’interno morbido e scioglievole, sono un insieme magico e godurioso. L’ho assaggiato in mille posti, in piccole fantastiche varianti di una tradizione