Per una cacio e pepe Il pecorino romano deve essere stagionato almeno 12 mesi (quello poco stagionato, non regge le alte temperature fa il filo e si aggruma) e grattugiato finemente per poter fare la cremina. Inoltre va lavorato a temperatura ambiente, quindi tirarlo fuori dal frigo per tempo.
Mettere a bollire 4 litri d'acqua, quando bolle, salare e buttare gli spaghetti.
Lasciarli calare giù da soli senza piegarli, poi girarli per una ventina di secondi per non farli attaccare al fondo e farli cuocere. Intanto preparare la crema di pecorino in una bastardella d'acciaio. Grattugiare il formaggio finemente e utilizzando qualche cucchiaio dell'acqua di cottura della pasta fare la cremina, che va preparata al momento e tenuta in caldo.
Scolare gli spaghetti con un ragno 3 minuti prima della cottura al dente e continuare la cottura in padella con un filo d'olio, il pepe e un po' di acqua di cottura della pasta (abbastanza acqua per permettere la cottura).
Far riprendere il bollore muovendo la padella in senso antiorario, senza staccarla dal fornello, posizionare le pinze al centro della padella e farla roteare in modo che la pasta giri intorno al perno centrale. I primi 3 minuti, la pasta non deve galleggiare nel liquido, ma neanche asciugarsi troppo. Intanto amidi e grassi si staranno già emulsionando, dando vita ad una fantastica cremina.
Un minuto prima della fine della cottura, assaggiare, regolare il condimento, aggiungendo acqua se serve o un po' di olio. Quindi inclinare la padella in avanti e con un movimento del polso, dal basso verso l'altro, far saltare la pasta in padella, facendo leva sul bordo. Oppure, senza alzare la padella dal fuoco, spingere la pasta sulla testa della padella stessa e con un movimento secco e deciso all'indietro, farla riavvolgere su se stessa. Il risultato è identico.
A questo punto, fuori dal fuoco e lontano dal fornello caldo, aggiungere velocemente la crema di pecorino, saltare la pasta velocemente e servire fumante.
Si presenta nel piatto facendo il nido dentro al mestolo e spolverandola di pepe al mulinello.